Disturbi d’ansia: sintomi, cause e terapia

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“Sogno di immota ansia” – Ludwing Amadeus Gogh

 

Si può definire l’ansia come “uno stato emotivo a contenuto spiacevole, associato ad una condizione di allarme e di paura che insorge in assenza di un pericolo reale e che, comunque, è sproporzionata rispetto ad eventuali stimoli scatenanti.”

È importante distinguere l’ansia patologica dalla paura: mentre quest’ultima è una reazione funzionale ad affrontare un pericolo immediato, l’ansia affronta una preoccupazione sulla verificabilità di un evento futuro. La paura è una risposta fondamentale perché permette di mobilitare tutte le nostre risorse per affrontare una minaccia. Anche l’ansia in realtà non è sempre patologica e da eliminare: ci aiuta infatti ad individuare minacce future e a premunirci contro di esse, progettando ipotetici scenari nei quali potremmo essere coinvolti e come affrontarli. L’ansia può dunque essere un vissuto adattivo come le altre emozioni: preoccuparsi di ciò che accadrà in futuro può portare ad un pensiero maggiormente creativo, alle soluzioni di determinati problemi e a salutari dubbi su se stessi.

L’ansia diventa patologica quando è eccessiva e persistente.

I disturbi d’ansia maggiormente diffusi sono:

  • i disturbi da attacchi di panico
  • le fobie
  • il disturbo ossessivo-compulsivo
  • il disturbo acuto da stress
  • il disturbo post-traumatico da stress
  • il disturbo d’ansia generalizzato.

I sintomi cambiano a seconda del disturbo specifico, ma in generale avviene un aumento del battito cardiaco, un incremento dello stato di concentrazione per affrontare la minaccia e la reazione di “attacco o fuga”. Gli altri sintomi che possono essere presenti sono: sudorazione, tremori, insonnia, vertigini, senso di soffocamento, incubi e flashbacks.

Le cause sono sia di natura biologica (alterazioni del funzionamento) che ambientale (eventi di vita), nonché di natura inconscia: il compito del clinico è proprio quello di comprendere, assieme al paziente, quale sia il significato dei suoi sintomi. Infatti l’ansia può essere collegata ad una paura cosciente e accettabile che tuttavia maschera una preoccupazione più profonda e meno accettabile.

L’ansia potrebbe essere causata dai sensi di colpa perché non si conduce una vita all’altezza degli standard interni; può essere dovuta al timore di perdere l’amore o l’approvazione di una persona significativa, ma anche al timore di perdere la persona stessa (ansia da separazione).

Ogni persona è unica, e ciò che lo psicologo fa è cercare di capire le cause dei suoi sintomi attraverso la sua storia, peculiare e irripetibile.

La terapia da seguire viene valutata di caso in caso. Nelle situazioni più gravi, in cui il livello d’ansia va ad inficiare il funzionamento nella vita quotidiana, può essere utile una terapia farmacologica. Tuttavia bisogna sempre tener presente che l’ansia è solo un sintomo di un malessere, e agendo esclusivamente farmacologicamente non si va ad influire sulle cause, ma solo sulla parte superficiale del problema. Inoltre se l’ansia è vista come un problema che deve essere cancellato con l’uso degli psicofarmaci, la psiche potrebbe soffrire una perdita sostanziale.

Un percorso psicoterapeutico mira invece alla comprensione delle cause che scatenano l’ansia, e possono avere effetti significativi sul funzionamento cerebrale, influenzando anche i meccanismi biologici che ne stanno alla base.

Una persona che soffre d’ansia dovrebbe iniziare ad affrontare il problema richiedendo una consulenza psicologica; dopodiché sarà il clinico, grazie alle sue conoscenze ed esperienze, a valutare se intraprendere un percorso psicoterapeutico e se eventualmente collaborare con uno psichiatra per la terapia farmacologica.

 

Bibliografia

American Psychiatric Association (2013), Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, Raffaello Cortina editore, Milano.

Gabbard G.O. (2015), Psichiatria Psicodinamica – Quinta edizione, Raffaello Cortina, Milano.

Perugini G., Toni C. (2002), Trattato Italiano di Psichiatria – seconda edizione, Masson, Milano.

 

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